Cronologia dei Popoli del Mare
Cari amici lettori, in questi vent’anni di inizio Millennio ci avete seguiti con pazienza e vogliamo credere anche con passione.
Abbiamo scritto più di una decina di libri sull’argomento per cui abbiamo studiato e marciato per il mondo intero negli ultimi 40 anni e passa.
Spesso ci chiedevate un “riepilogo cronologico” o preferibilmente un’opera riassuntiva di tutta l’Opera che ha creato un nuovo modo di scrivere la Storia in questi primi vent’anni dell’inizio secolo.
Abbiamo deciso per la Cronologia ufficiale. Daremo così modo a coloro che chiamiamo “Archeogoogles” di copiare più facilmente i nostri lavori, come il 70% di coloro che scrivono di Popoli del Mare fa da quando il mitico “Shardana i Popoli del Mare” ridiede vita vent’anni orsono a quei Popoli dimenticati da due secoli dagli storici. Soprattutto in Italia.
Oggi è tutto un fervore e un fiorire di libri sull’argomento.
Noi restiamo comunque i primi ad averlo fatto in questo Millennio e anche prima.
Quando non avevamo i mezzi del calibro di Google o comunque del Web. Noi partivamo, “zaino in spalla”, scarponi e l’immancabile capello da explorer, alla scoperta di Siti e di documenti fuori dall’Italia, ove abbiamo ereditato la “maledizione” del Minculpop, il famigerato Ministero della Cultura Popolare di memoria “fascistica”, quale proibiva ogni documento storico che non fosse Greco o Romano; datato quindi al famigerato 8° sec. a.C. Capite anche voi che questo significava che in Mediterraneo la civiltà nasceva solo in quel periodo e che prima non esisteva alcun popolo civilizzato né tantomeno storicamente datato!
Popoli del Mare dopo l’avvento dei Romani
Abbiamo chiuso la Cronologia con la conquista della Sardinia da parte dei Romani e della sconfitta e distruzione di Cartagine.
Vogliamo percorrere ancora le date di eventi considerati non attinenti e attribuiti ad altri popoli più o meno inventati.
Come i “Fenici” per fare l’esempio più eclatante.
Potremmo partire proprio con Cartagine, città dei Libu acerrima nemica dei Romani e votata alla Dmnatio Memoriae per questo.
Come era toccato ai Celti, agli Etruschi, ai Sardana stessi e a tanti popoli a cui fu cambiato anche il nome originario.
Vedi i Liguri (Likku?) i Sikuli (Shakalasa) e altri ancora.
Vediamo.
Annibale Barca (Barak, fulmine) nasce a Cartagine, 247 a.C. e muore a Lybissa, 183 a.C. le suonò spesso ai Romani in varie località italiche:
- 218 a.C. battaglia del Ticino
- 218 a.C. battaglia della Trebbia
- 217 a.C. battaglia del lago Trasimeno
- 216 a.C. battaglia di Canne
Romani – (Publio Cornelio Scipione)
Fanteria: 23.000,
6.000 Numidi e Berberi
Cavalleria 1500 Romani e 4.000 Numidi
- Cartaginesi – (Annibale Barca): Fanteria: 12.000 mercenari tra Liguri, Celti, Baleari, Sardi e Mauri. Inoltre i così detti “soldati di leva”, ossia 15.000 Libici e Cartaginesi, 15.000 veterani che avevano accompagnato Annibale nella campagna d’Italia. Mentre al contrario di Scipione, disponeva di una cavalleria molto numerosa che usava per le sue tattiche innovative e vincenti. Cavalleria: 2.000 Cartaginesi, 2.000 Numidi, più 80 elefanti. Scipione però disponeva di un alleato nuovo e inatteso.. Questi era un giovane principe spodestato, il cui trono era in mano a un alleato dei Cartaginesi: Massinissa, che con i suoi 4.000 cavalieri decise le sorti della battaglia. Proprio come l’improvvisa comparsa de dei Prussiani a Waterloo decise secoli più tardi una battaglia che Napoleone, nuovo Annibale del XIX sec. d.C. aveva già vinto. (I dati sulla battaglia di Zama li trascrissero Tito Livio e Polibio, storici romani). Da notare che i mercenari di Annibale erano scelti fra le popolazioni eredi dei Popoli del Mare.
- 73 d.C. La Rivolta di Spartaco. Spartaco il Trace, per alcuni un guerriero o addirittura un principe della regione chiamata Tracia da Romani e Greci. I Traci (traci in Greco) abitavano la zona che oggi è chiamata Bulgaria e dove ai suoi tempi la capitale era chiamata Sardica fondata dai Sardana e con un Pozzo sacro a 50 km di distanza; nella località chiamata Jarlo. Con questo non vogliamo sostenere che Spartaco fosse uno Sardana, di sicuro era di una popolazione appartenente ai Popoli del Mare. L’archeologa e storica Dimitrina Mitova, che abbiamo conosciuto anni fa in videoconferenza, sostiene che Sardica fu fondata dalla popolazione che si insediò da quella parti e che si chiamava Serdi o Sherdi. A parte l’abilità nel combattimento individuale tipico dei Gladiatori, Spartaco possedeva una straordinaria abilità di stratega e fece vedere i classici sorci verdi alle legioni romane. Nell’Iliade, i Traci combattono dalla parte dei Tjekker/Teucri, dei Lici o Likku e dei Dardani di Enea nella Guerra di Troia, guidati dal giovane re Reso. La cosa è molto probabile, poiché secondo Erodoto il loro impero si estendeva dalla Bulgaria alla Turchia e anche alla Grecia. Del resto il suo nome Spartacos in Greco faceva riferimento alla città di Sparta, notoriamente di origini Tjekker di Dor; e i Tjekker erano appunto Popoli del Mare.
I Popoli del Mare, Cronologia
di Leonardo Melis
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